1967 - La Luna è una severa maestra (Robert A. Heinlein)

Inviato da Salfior il Dom, 06/05/2022 - 16:49
Edizione
1967 – New York (25º NyCon III)
Opera
La Luna è una severa maestra
Descrizione opera
1967
1967 Hugo Award Trophy

La Luna è una severa maestra (The Moon Is a Harsh Mistress) è un romanzo di fantascienza scritto da Robert A. Heinlein, pubblicato per la prima volta in cinque parti sulla rivista If tra il dicembre del 1965 e l'aprile del 1966, nel maggio dello stesso anno viene pubblicato in un unico romanzo dalla G. P. Putnam's Sons.

È considerato una delle migliori opere di Heinlein. Ha vinto il Premio Hugo ed è stato candidato al Premio Nebula. Il romanzo è stato pubblicato in italiano nel 1966, nella collana fantascientifica Urania diviso in due parti (nn. 445 e 446) e più volte ristampato.

da https://it.wikipedia.org/wiki/La_Luna_%C3%A8_una_severa_maestra

Le colonie della Luna lottano per la loro indipendenza contro lo strapotere del governo terrestre. Gli uomini che hanno sfidato lo spazio per aprire una nuova frontiera non sono disposti a tollerare la dispoticità di un giogo sempre più opprimente. Su questo tema classico, di grande respiro avventuroso, Heinlein costruisce uno dei suoi romanzi più memorabili degli anni Sessanta, una storia di guerra e libertà che riscrive in chiave fantascientifica l'epica della Rivoluzione americana. In questo volume (208, 7/1994, Classici Urania) l'epopea di La luna è una severa maestra viene offerta ai lettori nella sua integrità.

da http://www.mondourania.com/urania%20classici/uraniaclassici%20201-220/uraniaclassici208.htm

Autore
Robert A. Heinlein
Biografia

Link Interni:

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Candidati
Cover Titolo Autore Descrizione

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Babel-17 Samuel R. Delany

La feroce guerra cosmica tra l'Alleanza terrestre e gli invasori è nella sua fase più critica. Ed è proprio in questa cuspide, decisiva per entrambe le razze, che fa la sua comparsa un misterioso linguaggio. Nome in codice: Babel-17. Per Rydra Wong, incaricata dall'Alleanza di penetrarne i segreti, la sfida si rivela addirittura più esplosiva: Babel-17 è in realtà una nuova struttura di pensiero, è il punto di partenza per un pericoloso viaggio nelle più remote profondità dello spazio cosmico e dell'inconscio. E dalle risposte che Rydra darà dipendono le sorti dell'immane conflitto. E il futuro stesso della razza umana.

da http://www.mondourania.com/collezione/collezione%2041-60/uraniacollezione56.htm

Altri link:

la stanza chiusa


Lord-Darcy


lord-darcy-1


Lord-darcy-2

La stanza chiusa Randall Garrett

"...Lord Darcy, l'investigatore...Nella Stanza chiusa facciamo nuovamente incontro con lui e con il suo mondo, e lo vediamo nuovamente occupato a risolvere uno dei suoi classici casi criminali: un omicidio avvenuto in una stanza chiusa a chiave dall'interno. La caccia all'assassino, com'è nelle tradizioni, sarà condotta sul filo della più rigorosa deduzione scientifica (Scientifica? Oh, scusate: volevamo dire magica!)"

La Stanza Chiusa, di Randall Garrett, ovvero Too Many Magicians, quarta novella del ciclo di Lord Darcy:

  1. The Eyes Have it (1964).
  2. A Case of Identity (1964).
  3. The Muddle on the Woad (1965).
  4. Too Many Magicians (1966)

Pubblicato come sedicesimo volume della Fantacollana (Editrice Nord, marzo 1977); le prime tre novelle sono state pubblicate nel quarto volume della Fantacollana (Editrice Nord, marzo 1974). Il ciclo completo è stato pubblicato in due volumi (Lord Darcy 1 e Lord Darcy 2) da Urania nel febbraio e nel maggio 2008.

Link


Randall Garrett (1937-1987), scrittore di fantascienza classica che però ogni tanto si concedeva una vacanza nel fantastico puro. I suoi lavori più noti sono i racconti del ciclo di Lord Darcy, ambientati in un mondo alternativo alla Terra dove molte cose sono davvero differenti. Per cominciare la magia esiste ed è addirittura regolata dalla legge: in realtà si tratta di poteri parapsicologici, come la telepatia e la telecinesi. Possono praticarla solo i laureati in medicina, qui chiamati taumaturghi, ma ovviamente c’è anche chi se ne serve per delinquere. In questo universo Riccardo Cuor di Leone non è morto prematuramente, la dinastia dei Plantageneti non si è mai estinta e i discendenti dei Normanni dominano ancora la Gran Bretagna e buona parte dell’Europa. Il protestantesimo non ha mai attecchito e la lingua ufficiale è il franglese, un misto di francese e inglese. Lord Darcy è l’investigatore capo al servizio del Duca di Normandia (il Principe Richard, fratello del re) ed è l’omologo di Sherlock Holmes, sia per le qualità investigative che per l’aspetto fisico. Al suo fianco opera il taumaturgo Seamas O’Lochlain, dalle evidenti origini irlandesi (Holmes e Watson erano scozzesi). Va ricordato che nel gergo dei romanzi gialli americani shamus è uno dei termini gergali per indicare il segugio, l’investigatore, il piedipiatti. Lo stile di Garrett è ricco di giochi di parole e citazioni, evidenti o sottili, e sono riconoscibili omaggi a Rex Stout come a Agatha Christie o a Ian Fleming.

da https://biblioteche.comune.pv.it/site/home/news/documento39583.html

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Fiori per Algernon Daniel Keyes

Algernon è un topo, ma non un topo qualunque. Con un'audace operazione, uno scienziato ha triplicato il suo QI, rendendolo forse più intelligente di alcuni esseri umani. Di certo più di Charlie Gordon, che fino all'età di trentadue anni, ha vissuto nella dolorosa consapevolezza di non essere molto... sveglio. Ma cosa succederà quando la stessa operazione verrà effettuata su Charlie? Quale sorte accomunerà la sua esistenza e quella del fedele amico Algernon?
Fiori per Algernon è ormai considerato uno dei grandi romanzi del XX secolo, un capolavoro della narrativa di anticipazione: il diario di un uomo che «voleva soltanto essere come gli altri», un romanzo definito dal New York Times «magistrale e profondamente toccante», un'opera che ha ispirato film, serie televisive, musical, che ha vinto il Premio Hugo e il Premio Nebula e ha venduto oltre cinque milioni di copie nel mondo.

da https://www.tealibri.it/libri/daniel-keyes-fiori-per-algernon-9788850241910

Altri link:


Daniel Keyes (1927-2014), laureato in psicologia e letteratura anglo-americana, ha insegnato a lungo, soprattutto a ragazzi con difficoltà di apprendimento. Proprio questo lavoro gli ha fornito lo spunto per il suo esordio narrativo, Fiori per Algernon: un successo mondiale, pubblicato in più di trenta Paesi e continuamente ristampato. A partire dagli anni ‘80, si è dedicato prevalentemente alla non-fiction e con Una stanza piena di gente ha ottenuto una nomination al prestigioso Edgar Award.

da https://www.editricenord.it/autore/daniel-keyes.html

Daniel Keyes è stato un autore di fantascienza statunitense, principalmente noto per il suo racconto breve Fiori per Algernon, del 1959, vincitore del Premio Hugo nel 1960, che adattò in un romanzo omonimo nel 1966 aggiudicandosi con esso il Premio Nebula.

le-streghe-di-karres Le streghe di Karres James H. Schmitz

E' sul pianeta Porlumma che il capitano Pausert incontra le streghe di Karres, tre angeliche creature dagli straordinari poteri mentali. Quando egli decide di prenderle sotto la sua tutela per riportarle su Karres, ignora che non saranno loro ad aver bisogno di lui, ma lui di loro. E in un universo così pieno di imprevisti tutto può succedere, anche ritrovarsi a fronteggiare le maligne creature di un altro universo che vorrebbero ridurre in schiavitù l'umanità.


Le streghe di Karres (The Witches of Karres) è il romanzo di fantascienza più noto dello scrittore statunitense James H. Schmitz, pubblicato nel 1966 e nato dall'espansione di un suo racconto omonimo del 1949. È stato finalista del Premio Hugo nel 1967. In italiano è stato pubblicato per la prima volta nel 1976. Il romanzo è autonomo rispetto al più ampio ciclo di Telzey Amberdon e non è neppure ambientato nell'universo della Fondazione dell'Hub che è lo sfondo della maggior parte dei racconti e romanzi di James H. Schmitz.

da https://it.wikipedia.org/wiki/Le_streghe_di_Karres

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Day of the Minotaur Thomas Burnett Swann

In IL GIORNO DEL MINOTARO, i lettori moderni hanno finalmente l'opportunità di riscoprire il genio fantasioso di Thomas Burnett Swann, uno scrittore le cui opere sono state paragonate alle saghe piene di meraviglie di J.R.R. Tolkien, ai travolgenti racconti avventurosi di Mary Renault, e la pura magia narrativa di Jack Vance e Edgar Rice Burroughs. Questo è il romanzo di Eunosto, l'ultimo di un'antica e potente razza di uomini toro; del conquistatore acheo Aiace; e della bella Thea, conosciuta come la Principessa Bestia. Non dimenticherai presto questi personaggi, né gli insoliti Orsi di Artemide, le infide creature simili a api chiamate Thriae e il resto degli umani e non umani che giungono alla battaglia finale nella fragorosa Guerra delle Bestie. Un mondo di meraviglia ed eccitazione che catturerà la tua immaginazione dalla prima all'ultima pagina!

Dalla quarta di copertina (Wildside Press, 2012).


PREFACE

In 1952, when the young cryptographer, Michael Ventris, announced his partial decipherment of the clay tablets found in the ruins of Knossos, archaeologists, linguists, and laymen greeted his announcement with enthusiasm and expectation. Since the excavations of Sir Arthur Evans at the turn of the century, the island of the fabulous Sea Kings had piqued the imagination with its snake-goddesses and bull games, labyrinths and man-killing Minotaurs. But instead of a Cretan Iliad, the tablets revealed a commonplace inventory of palace furniture and foodstuffs, with occasional names of a town, a god, or a goddess. In a word, they confirmed the already accepted facts that the ancient Cretans had lived comfortably, worshiped conscientiously, and kept elaborate records. Those who had hoped for an epic, a tragedy, or a history—in short, for a work of literature to rival the Cretan achievements in architecture and fresco painting—were severely disappointed.

In 1960, however, an American expedition from Florida Midland University excavated a cave on the southern coast of Crete near the ancient town of Phaestus and discovered a long scroll of papyrus, sealed in a copper chest from the depredations of thieves and weather. I myself commanded that expedition and wrote the article which announced our find to the public. At the time of my article, we had barely begun to decipher the scroll, which I prematurely announced to be the world’s earliest novel, the fanciful story of a war between men and monsters. But as we progressed with our decipherment, we marveled at the accurate historical framework, the detailed descriptions of flora and fauna, the painstaking fidelity to fact in costume and custom. We began to ask ourselves: Were we dealing, after all, with a novel, a fabrication, a fantasy? Then, last year, in the same cave, one of my colleagues discovered an intaglio seal ring of lapis lazuli which depicted a field of crocuses, a blue monkey, and a young girl of grave and delicate beauty. The discovery gave us pause: The identical ring had been described in the scroll, and its faithfully-rendered subjects, the monkey and the girl, were both participants in the so-called War of the Beasts.

My colleagues and I are scholars, objective and factual—the least romantic of men. We do not make extravagant claims. We do not suggest, however, that our manuscript, instead of the world’s first novel, is one of its first histories, an authentic record of several months in the late Minoan Period soon after the year 1500 B.C., when the forests of Crete were luxuriant with oak and cedars and ruled by a race who called themselves the Beasts. We realize that the consequences of such a suggestion are breathtaking and may, in time, necessitate a complete reexamination of classical mythology, since many of our so-called ‘myths’ may in fact be sober history. What is more, folklorists may find in the scroll the prototype for a famous fairy tale long believed to have originated in the Middle Ages. Now, with considerable doubts and a rare, unscholarly excitement, we present to you the first English text of the manuscript which we have designated Day of the Minotaur. Wherever possible, proper names have been modernized for the convenience of the layman.

T.I. Montasque, Ph.D., Sc.D., L.L.D.

Florida Midland University,

July 29, 1964.