Io, l'immortale (…And Call Me Conrad oppure This Immortal), tradotto anche col titolo Io, Nomikos, l'immortale, è un romanzo di fantascienza dello scrittore statunitense Roger Zelazny. È stato pubblicato per la prima volta in due parti sui numeri di ottobre e novembre 1965 della rivista The Magazine of Fantasy & Science Fiction con il titolo “… And Call Me Conrad”, le successive edizioni in inglese in volume sono state intitolate “This Immortal”. Ha vinto il Premio Hugo per il miglior romanzo a pari merito con Dune di Frank Herbert.
Il romanzo accosta alla fantascienza la mitologia greca, facendo un parallelo tra la figura del protagonista e quella del dio Pan.
da https://it.wikipedia.org/wiki/Io,_l%27immortale
Conrad Nomikos, uno dei quattro milioni di abitanti rimasti su una Terra pressoché annientata da guerre apocalittiche. Conrad Nomikos, l'uomo che ha il compito di proteggere l'emissario vegano, la cui missione sul nostro pianeta è un autentico enigma. Qualcuno vuole uccidere l'alieno. Conrad deve non solo impedirlo a tutti i costi, ma anche accompagnare Cort Myshtigo in un viaggio attraverso le insidie del mondo mutante, una Terra popolata di anomalie e mostri che sembrano usciti dai peggiori incubi della mitologia. Fino al momento di mettere le carte in tavola. Fino allo spettacolare rivelazione del vero significato di quel viaggio all'inferno.
da http://www.mondourania.com/collezione/collezione%2041-60/uraniacollezione55.htm

Roger Zelazny è nato il 13 maggio 1937 a Euclid, nello stato dell’Ohio (U.S.A.). Ha frequentato la Columbia University dove ha conseguito la laurea in letteratura inglese nel ’62, studiando il teatro Giacobiano ed Elisabettiano. La passione giovanile per la fantascienza e i primi tentativi di farsi pubblicare dei racconti vengono coronati nel ’62 con l’uscita del suo primo racconto, Passion Play, su Amazing Stories. Seguiranno nei primi anni Sessanta una serie di racconti innovativi e dirompenti, che lo proclamano come uno degli iniziatori della New Wave fantascientifica americana. Nel corso della sua carriera vincerà sei premi Hugo e tre premi Nebula, tra cui Io, l’immortale (Hugo 1966), Signore della luce (Hugo 1968), Signore dei sogni (Nebula 1965) e si imporrà come autore fantasy di immenso successo proprio con le Cronache di Ambra, divise in due serie. Zelazny ha collaborato con grandi scrittori come Philip K. Dick (in Deus Irae) e Robert Sheckley, e ha continuato a scrivere sino alla morte prematura, avvenuta il 14 giugno 1995.


Candidati | |||
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Cover | Titolo | Autore | Descrizione |
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La scacchiera | John Brunner | vedi https://www.leacquedelmiopianeta.it/node/63 |
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La Luna è una severa maestra | Robert A. Heinlein | vedi https://www.leacquedelmiopianeta.it/node/63 |
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Parte Seconda: L'Allodola DuQuesne (Contenuto nell'antologia Skylark 2) |
Edward E. Smith | vedi https://www.leacquedelmiopianeta.it/node/63 |